contributi

Racconti, reportage, articoli: tutto ciò che rende Nabu una palestra, un laboratorio, una boutique del mistero…

“Pensiero bruciato” di Chantal Salvinelli

Le parole hanno le ore contate, è questo il segreto che mi ha rivelato l’ultimo uomo prima di perdere il suo corpo. Non c’è spirito senza carne.  La nostra specie ha perso il corpo recentemente, un evento breve nel tempo che ora non lascia traccia di sé. Fummo sistemi a base di silicio, riflessi vetrosi che la luce trapassava. L’ultimo uomo mi disse di non…

“Bubble shooter” di Grazia Palmisano

La luce del frigorifero, debole e funerea, mi illumina la faccia mentre guardo il contenuto scarno dei ripiani. Il barattolo, con il dito dentro, è sempre lì. Richiudo, torna il buio. Mi sarò sbagliata, forse il rumore arrivava dal pianerottolo. Controllo dallo spioncino, la luce delle scale è spenta, non c’è nessuno.Mi rimetto a giocare. Sono arrivata al livello 1.589 dello spara bolle. Un messaggio,…

“Il volo della colombina” di Arturo Alessandri

Era rientrata chiamandomi per accertarsi che fossi in casa, carica di tutto ciò che avrebbe soddisfatto le esigenze di suo figlio.  Risposi con un grugnito, la odiavo ormai da troppo per concederle altro. Non sapevo quando era cominciato ma sapevo che stava per finire. Ero esausto, la mia mente costruiva di continuo ipotesi di vendetta che scartavo via via perché irrealistiche.  Lei aveva tradito qualunque attesa e io non ero in…

“Coming of age” di Alice Castegnaro

È stata una splendida estate. Aveva ragione. Era stata proprio una bella estate. Ma era stata anche un’estate crudele. Guardava per terra con la testa storta di lato, lasciata giù molle sul collo come un palloncino sgonfio. Trasudava compassione. E a buon diritto, perché io avevo scelto proprio quel giorno per indossare la maglietta col delfino. La maglietta col delfino me l’aveva regalata mamma due/tre…

“Accanto al cespuglio di more” di Maria Francesca Laganà

Odore d’incenso e di fiori lasciati marcire nei vasi. Non cambia l’acqua da giorni, suor Agnese, se n’è dimenticata. È vecchia, la memoria le si sta disfacendo, così come il corpo. Suor Giuditta svuota i vasi, getta via le rose, le sostituisce con altre fresche. L’altare della Vergine adesso è un giardino di petali color della neve. Non si addicono le rose rosse alla madre…

“Mi sarebbe piaciuto portarti al mare” di Linda De Santi

“Dovevamo girare a destra all’ultimo incrocio.”  “Io l’avevo detto.” “Allora perché siamo andati a sinistra?” “Non lo so.” “Non ci capiamo mai.” “No, non ci capiamo.” Cristina e Mirko camminano sul sentiero che serpeggia tra le querce. In alto, le fronde intrecciatesi tra loro impediscono alla luce di filtrare. Sono le cinque del pomeriggio, ma nel bosco sembra già sera.  Cristina si volta a guardare…

“Kenopsia” di Alessandro Lucà

Può succedere che alcuni ricordi spariscano. Non per qualia difettosi o per svaporazione di interi banchi di nuvole. Spariscono e basta. Prima ci sono e poi non ci sono. Di notte, quando sfilo l’abito mentale e abbasso le frequenze, sento parlare di fessure infinitesimali che possono aprirsi dentro di noi, forse per il troppo agitarsi o il troppo ricordare, da cui le informazioni sfiaterebbero come…

“Scoppi e desideri” di Francesca Coppola

La prima volta che lo videro stava scalando un cancello, non aveva né scarpe né un giubbino. A dire la verità era il 21 dicembre ed era a mezze maniche. Chiara pensò fosse caràuso. Si trovava non molto distante da casa, era appena uscita con sua madre che le continuava a ripetere “otto gradi”, mentre le ‘nficcava guanti, cappello e annodava con cura la sciarpa.…

“Fumina” di Giulio Iovine

Almeno una volta al mese mi tocca questa specie di calvario. Agata dice che non è colpa sua, che lei si sforza; ma non riesco a non sospettare che questo scegliere sempre una zona diversa della città quando dobbiamo uscire a pranzo sia fatto apposta. Se andassimo sempre nello stesso posto, la gente avrebbe imparato la lezione e non ci sarebbero morti. Ma questo cambiar…

“Spine” di Laura Ramieri

Per Ava, nel giorno del suo compleanno. Questa scritta incide sottile una targhetta dorata, qui, su questa panchina invecchiata di questo giardino fragrante, muri logorati da rampicanti che bramano coraggiose fughe. Ricordo il dolore che mi impediva il respiro, ricordo il freddo che mi rubava il colore. Ma non ricordo la morte. Mi svegliai qui, tra queste rose, la paura mi impedì di cercare ragione…

“Sole nel mattino” di Apolae

La trovo lì. Come sempre, d’altronde. Fissa verso la finestra, a decifrare i frattali di nuvole dell’Upper West Side. Si abbraccia le pallide gambe schermandole coi palmi aperti, come se i raggi mattutini le bruciassero la pelle. Faccio passetti prudenti per non spezzare quel risveglio assorto. Non si volta mica a guardarmi, figuriamoci. Per lei è come se non esistessi. – Cos’è che guardi, Jo?…

“L’acqua piace a tutti i bambini” di Laura Scaramozzino

È sempre la stessa scena. Da miliardi di anni. L’immagine scorre senza interferenze. Io sono puro sguardo. Osservo e taccio. Demiurgo e custode dell’eterna ripetizione del tempo C’è un bambino che corre in un cortile. È alto abbastanza per non sbandare. Eppure, mentre si dà la spinta, oscilla lievemente e muove il capo. Sulla schiena il costume da supereroe si apre in uno squarcio profondo…

“Vindice” di Edoardo Balacchi

Arriviamo stranamente in ritardo. La porta di casa dà su un giardino ancora troppo verde per essere autunnale e le foglie cadute dagli alberi stanno accumulate con precisione in una piramide sanguigna accanto al cancelletto. Wanda si sistema il trucco, guardandosi riflessa nello specchio retrovisore. Io cerco il vino sotto il sedile. Tolgo la polvere dalla bottiglia, cerco di capire se abbiamo levato il cartellino…

Guida al Natale: come regalare libri (anche) a chi non ama i libri

È arrivato quel momento dell’anno: quello in cui schiviamo le solite ciabatte e il set da bagno “Tesori d’Oriente” lanciato da qualche zia tradizionalista sotto l’albero, quello in cui beviamo bombardino e vin brûlé per sviluppare un festoso naso rosso à la Rudolph, quello in cui cantiamo Jingle Bells senza conoscerne le parole. Quello in cui proviamo a regalare libri a chi di libri proprio…

Come ordinare una libreria

Certo scrivere è un’arte, ma anche disporre i libri ha un certo fascino. Nell’ikebana si dispongono fiori, dopotutto, allora perché non rendere anche l’organizzazione di una libreria una forma di espressione artistica? Vediamo qualche metodo: 1. Per autore Rigore, disciplina, pazienza. Queste sono le doti di chi si affida a questo criterio militarescamente efficiente. Purtroppo è più semplice a dirsi che a farsi: basta ordinare…

Nobel Letteratura 2020: la shortlist di Nabu (seconda parte)

Ci avviciniamo alla proclamazione dell’8 ottobre 2020, ci avviciniamo ai primi posti della nostra classifica immaginaria. Dopo una carrellata di candidati improbabili ma meritevoli, ecco qualche nome con maggiori possibilità di vittoria. 5. Mircea Cartarescu Prolifico scrittore rumeno, è fra i papabili da qualche anno. Scrive i suoi libri a mano e non disdegna incursioni in territori spaventosi come la fisica e la biologia. Autore…

Nobel Letteratura 2020: la shortlist di Nabu (prima parte)

Il Nobel per la Letteratura è l’equivalente letterario dell’elezione papale, del Super Bowl, delle elezioni americane. Come ogni evento epocale ha i propri riti, i bookmaker professionisti, gli eterni secondi e i proverbiali papi che escono cardinali. Dopo aver azzeccato il Nobel 2018 alla bravissima Olga Tokarczuk, proviamo a indovinare chi si porterà a casa quest’anno il premio letterario più ambito del mondo. È naturale…

Dell’inutilità della stroncatura: uno squarcio

“Tutti i libri brutti si somigliano; ogni buon libro è invece bello a modo suo” potremmo dire, parafrasando il buon Lev Tolstoj. Ho riflettuto a lungo sull’opportunità di scrivere di un libro che non mi è piaciuto, che ho trovato sopravvalutato. Le cose che rimprovero a questi libri sono sempre le stesse: Essere troppo commerciali, troppo confezionati. Troppo belli. È il trionfo del Kitsch, “la…

Ex Libris e altre perversioni

Forse più diffusi in un altro secolo, forse démodé, superati, sostituiti da timbri, nomi scarabocchiati a mano, odiati, ripudiati, amati, collezionati. Stiamo parlando degli ex libris, in ogni loro forma: il segno indelebile del possessore, impresso sulle prime pagine dei nostri libri. Come il marchio a fuoco di un mandriano sul suo bestiame, eccoli che spuntano da vecchie edizioni pregiate o dai banchi disordinati dei…


Costruiamo qualcosa insieme.