In questo libro il protagonista sei tu
Slogan dei “Librogame” delle Edizioni E. Elle
Gli ultimi decenni del Novecento sono stati un terreno molto fertile per la letteratura, vuoi per la digestione degli eccessi del modernismo e del post-modernismo, vuoi per la tentazione perenne del computer e delle possibilità che offre anche a fini artistici, vuoi per la grande esplosione della narrativa d’intrattenimento e dei giochi di ruolo.
Una buona summa di tutte queste suggestioni sono stati di sicuro i cosiddetti gamebook, meglio noti col marchio di “Librogame”, che la leggendaria casa editrice EL di Trieste utilizzò per importarli in Italia.
Si tratta – per chi non li conoscesse – di opere interattive che prevedono la possibilità per il lettore di intervenire sulla progressione della storia, in alternativa allo sviluppo relativamente lineare dei normali romanzi.
Ogni scelta genera conseguenze, ogni bivio può condurre verso uno dei diversi finali possibili.
“Cuore di ghiaccio” è uno dei piccoli capolavori del genere e riesce ad elevarlo dal pregiudizio di semplice prodotto d’intrattenimento verso una forma d’arte autonoma.
Non esiste casualità, diversamente che in altri libri-gioco, non sono previsti dadi: la storia viene forgiata pagina per pagina sulla base delle sole scelte del lettore.
Questa caratteristica, ben calibrata dall’autore per creare una macchina narrativa di qualità, apre la possibilità di creare un mondo distopico, ricco di riferimenti alla cultura cyberpunk nonostante l’ambientazione atipica, divisa fra un’Italia alla deriva e un’Africa congelata e spettrale.
Siamo nel 2300, il clima è impazzito. A gestirlo da molti anni, per supplire alle devastazioni dell’inquinamento selvaggio, è un supercomputer chiamato Gaia, che a seguito di un attacco informatico ha però rinchiuso l’intero pianeta in un gelo invincibile.
La sopravvivenza ormai è una lotta: Londra è stata rasa al suolo, le altre grandi città sono ormai divise da distese di ghiaccio e neve. I pochi superstiti arrancano fra lo sfarzo sfrenato dei pochi ricchi rimasti, imprigionati nei loro stessi festeggiamenti ininterrotti e nell’abuso di ogni lusso raggiungibile, e la miseria dei poveri, aggrappati alla vita fra rovine congelate, crimini e malattie ormai incurabili.
In questo mondo perduto, il lettore si trova a impersonare un innominato protagonista (Esploratore? Cacciatore di taglie? Veggente? Mutante?), sulle tracce di una meteora, nota come “Cuore di Volent”, che garantirebbe poteri infiniti a chiunque riuscisse a impossessarsene.
Su questo canovaccio Morris – veterano del genere – allestisce per il lettore un percorso complesso fra scenari e personaggi ben allestiti sulla base del variegato immaginario cyberpunk.
Anche le scelte disponibili sono realistiche e non scontate, tanto ben congegnate da creare a tratti l’illusione di trovarsi veramente in un mondo aperto e non su uno dei pur innumerevoli binari che l’autore ha pensato per i suoi lettori.
A prescindere dalla predisposizione o meno al libro-gioco, “Cuore di ghiaccio” è un’opera talmente ben orchestrata e piacevole da rappresentare un’esperienza che ogni lettore coraggioso e curioso dovrebbe fare, anche solo per misurarsi con un tipo diverso di narrazione, nello sprezzo dei confini fra videogioco e romanzo tradizionale.
Non è certo cosa sia letteratura e cosa semplice intrattenimento e forse oggi questa distinzione perde sempre più di importanza, mano a mano che ci avviciniamo a opere stratificate in più livelli di lettura e capaci – come questo libro – di garantire a molte tipologie di pubblico un’esperienza di immersione e divertimento, ma anche di arricchimento e riflessione.
L’Edizione
L’edizione originale, nella bellissima serie “Realtà Virtuale” dei leggendari Librogame EL, è ormai un feticcio per collezionisti e si aggira online o nelle librerie specializzate a prezzi poco accessibili.
Fortunatamente la coraggiosa Edizioni Librarsi ha compiuto un piccolo miracolo recuperando questo gioiello e riportandolo in vita con una nuova copertina e una nuova edizione, tradotta più accuratamente della precedente a partire dalla versione riveduta dall’autore in occasione del ventennale della prima pubblicazione.
Il volume, come tutti i libro-gioco targati Librarsi, si presenta con un’elegante sovracopertina dalla consistenza vellutata. La costanza di materiali e struttura fra i diversi volumi e le diverse collane non può che commuovere qualunque vecchio appassionato di Librogame – tutti rigorosamente simili per impaginazione e veste editoriale.
Un’ultima chicca: le illustrazioni vintage in bianco e nero, col tratto ricco e corposo di Russ Nicholson.
Accoppiamenti Giudiziosi
I Librogame sono stati recentemente coinvolti nel grande successo della serie Netflix “Black Mirror”, che ha reso protagonista del geniale film interattivo “Bandersnatch” un giovane programmatore alle prese – ça va sans dire – proprio con la trasposizione videoludica di un gamebook.
Il film si sviluppa nell’ormai classico stile Black Mirror – a cavallo fra esaltazione e critica pungente alle nuove tecnologie e agli scenari che potrebbero aprire – e gioca con il concetto di libertà di scelta.
Siamo veramente liberi?
Bandersnatch, con la sua possibilità di dirigere la storia scegliendo col telecomando o con lo smartphone fra diverse alternative che si presentano sullo schermo, ha aperto discussioni vivaci su presunti “easter egg” e finali alternativi.
Da giocare e rigiocare, come un libro-gioco, per perdersi sotto il peso del potere di scegliere.